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10 Giugno 2012 - 17:31 - ossacolsale

Il mio vecchio blog

Ancora funziona! Che emozione. Ciao a tutti.

1 Gennaio 2006 - 15:17 - ossacolsale

Auguri istituzionali

Auguro che il 2006 sia per tutti un anno, non di piu'.

9 Novembre 2005 - 01:14 - ossacolsale

I cinesi fanno tutto!

E che ne sapevo quando ho scritto quel post dell'altra volta?

Bart Simpson Made in ChinaChe mal di testa. Oggi ho incontrato un sacco di gente politica (si fa per dire) con la quale ho parlato di molte tematiche scottanti e dalla quale ho appreso cose a me, giovane teledipendente e variamente pigro, sconosciute. In sostanza si è parlato di intrecci di interessi e poteri, storia del 900, il Venezuela con Chávez, Gela con Crocetta, collusioni e mafia, lo strapotere della Chiesa in Italia, le multinazionali, Bush, Putin, Fidel, le verità nascoste, la Cina... caspita quante cose. Non vedo l'ora di implementare la multiutenza di oSsAbLoG per poter fare pubblicare post a tanti propositi ai miei amici interlocutori (considerato che la mia memoria è limitata). Tante cose si sono dette ma rimane sempre il problema che la diffusione di questi discorsi di tipo infra nos è frustrante e limitativa. Finché non conquisteremo il controllo dei massmedia, che riescono a distogliere e a deviare la ragione della gente che oramai si pone solo domande del tipo «Ma quale parte del bue mangeranno questa settimana a La Talpa su Italia 1?» con risposte del tipo «Le balle certamente...» (cit. Krashbit), saremo costretti a ricorrere al buon vecchio passaparola (non mi riferisco all'omonimo programma in tv).

Arrivo al dunque della situazione, riformulando più fedelmente possibile ciò che mi ha detto Luca (lo cito per onestà intellettuale). La Cina fa tutto! I cinesi non sono sfruttati solo in Cina ma anche e molto di più all'estero. La cosa triste è che molte fabbriche italiane acquistano materie prime in Cina (e anche in altri posti tra cui l'Africa, ma questo è un altro discorso) o addirittura fanno fabbricare quasi interamente i loro prodotti in Cina e in Italia attaccano semplicemente la ciliegina Fabbricato in Italia. E tutto ciò non lo fa solo l'Italia ma anche altri paesi del mondo. Come si può essere certi dopo questa considerazione di comprare prodotti interamente italiani? Cos'è italiano, la fabbrica? l'idea? il design? chi specula? boh...

La verità è che non tutti i beni per sostentarci sono arance siciliane. La maggior parte delle materie prime non le sappiamo più fabbricare o non le vogliamo più fabbricare. Questo è l'occidente! Contadini? Minatori? Operai? Non esistono più. Il nostro spirito di autosufficienza e di auto-produzione non ha più consistenza. E' stato sostituito, come fosse un ricambio tecnologico, da cinesi fatti con lo stampino che lavorano per la nostra rovinosa e atrofizzante inerzia. Riprendiamoci le nostre mani, riprendiamoci i nostri piedi, riprendiamoci il nostro cervello!

24 Ottobre 2005 - 00:51 - ossacolsale

Attenzione agli imbonitori!

Zio Bill e il suo misero orgoglio Attenzione: il tizio in foto non possiede la bocca della verità! Ma come tutti quelli del suo rango, imbonitori professionisti, gli è concessa l'ultima parola su qualsiasi tema per virtù, forse, della sua incredibile faccia da cuBo.

Ci troviamo di fronte a magnanimi ed esimii esempi di profeti di sé stessi. Coloro che riescono a profetizzare il futuro a immagine e somiglianza dei loro interessi trasfigurandoli come interessi e occasioni propizie per l'intera società. Sono grandi comunicatori, strateghi del marketing, venditori di sciagure a buon mercato... ci stanno rovinando il futuro senza che noi ce ne accorgiamo. Appartengono a tale ignomignoso mucchio, infatti, tutte le maggiori multinazionali senza scrupoli che burattinizzano la gente, sostenuti pubblicamente sia da altre multinazionali che da governi. Sì anche gli stessi governi burattinizzano, non ultimo il governo di Salvo Bertuscioni (costui non meriterebbe neanche di essere citato, perlomeno gli ho storpiato il nome). Promesse, parole, bestialità incredibili.

L'informazione che ruolo gioca? Non serve a nulla. E la cultura? Non esiste, né quella della legalità, né quella della giustizia, né quella del buon senso.

Il meccanismo si regge su un insolito equilibrio psicofisico: l'inerzia mentale che ci fa risultare "comoda" qualsiasi robaccia propinata da multinazionali e governi e che ci impedisce di reagire o ribellarci almeno fin quando non ci si ammala il fegato e di conseguenza allentiamo un po' il tiro o stiamo un po' più in guardia. E tranquillamente subiamo gli aumenti dei prezzi (euro gratias), tranquillamente subiamo i vari monopoli mass-mediatici, industriali, culturali, tranquillamente subiamo la burocrazia, le leggi contorte, i favoritismi, la delinquenza, l'abbandono da parte delle istituzioni, la coppola di zio Vincenzo e così via discorrendo. Tranquillamente eh...

Inoltre è vero veramente che di computer e tecnologia ipse dixit solo chi ne tiene le redini cioè zio Bill e compagnia bella?, che di industria ipse dixit solo chi ne ha in mano la gestione come Tronkyetto???, che di politica possano parlare soltanto quegli imbecilli (statisticamente il 90% di loro lo sono appieno) degli uomini finto-politici, che di informazione possano parlare solo i giornalisti venduti???, che di istruzione possa parlare solamente quella faccia-ectoplasmica di Moratti???, che a dettare legge sui prezzi siano i commercianti??? e che gli italiani siano per natura finti-tonti e sopportino tutti e tutto a patto che non gli si tocchino le cose a cui tengno di più (chessò per alcuni potrebbero essere i capelli, per altri i bar, per altri ancora la macchina o il lavoro o il calcio o le sigarette...)??? In un mondo al contrario sì.

Ma dato che tutto è assolutamente relativo e tutto è il contrario del contrario di tutto, l'unico punto fermo rimasto è: ofan**lu!

PS Se nel tuo pc hai Winschifdows (perché questo ti sei ritrovato, non ci sono altri motivi validi per averlo installato), non effettuare sempre il "login" coi privilegi di amministratore che ti permettono di installare programmi e cambiare impostazioni al sistema come se nulla fosse. Quando usi correntemente il sistema, senza installare cose nuove o cambiare impostazioni, cioè, ad esempio, quando crei documenti o navighi su internet, sii "Guest" e non "Administrator" così i virus NON ATTECCHISCONO. In fondo non è bello che sia tutto automatico su Winschifdows perché, nell'automazione, automaticamente, entrano pure i virus.

5 Ottobre 2005 - 22:20 - ossacolsale

Chi non apprezza...

Ovvero quanto sia da stupidi darsi la zappa sui piedi

Manifesto sul tema dei prodotti italianiProprio ieri ho pubblicato sul mio sito il manifesto qui a fianco dopo avere posto una domanda seriosa ad una tizia, nel mio solito stile invadente e monitorio (forse l'ho traumatizzata o magari adesso le sto antipatico): «Tu e la tua famiglia che automobili avete???», e lei disinvoltamente: «Mah... Opel e Seat». E a quel punto ho scatenato tutta la mia ira, adirato quant'ero dalla risposta. Certo non potevo prendermela con lei bensì, simbolicamente tramite il manifestino, con tutti i miei connazionali. Chi non apprezza i prodotti italiani non li merita! (ok per dovere di cronaca e a scanso di ipocrisia ammetto che mi era scappato di scrivere, al posto di "prodotti italiani", l'espressione "Made in Italy" e sarebbe stata, come lo è in sostanza, una contraddizione anche col mio stesso manifesto: etichettare l'italianità con terminologie inglesi...). E' incredibile, è inammissibile.

E come cavolo si permettono i cinesi a venire qua in Italia e aprire ristoranti e negozi di abbigliamento cinesi? Cioè ci vogliono insultare? No, piuttosto ci ridicolizzano perché come cretini andiamo a comprare vestiti-cinesi e a mangiare cibo-cinese, roba "di serie e scadente" per antonomasia.

L'Italia ha una produzione artigianale e industriale di alta se non talora inarrivabile qualità e se all'estero - sembra che - non ci invidiano è soltanto per non darci sazio. Piuttosto siamo beffati ogni secondo dalla capacità di svendita che hanno i produttori stranieri, approfittandosi anche di una radicata e dominante cultura del marketing e della comunicazione strategica.

Mi ricollego alle parole pronunciate oggi da Ciampi (modestamente sento di avere anticipato il suo messaggio):

"Il problema maggiore resta la domanda interna stagnante, sia i consumi, sia gli investimenti; le imprese e le famiglie, per l'incertezza del futuro, sono trattenute dall'investire e dallo spendere. Alle une e alle altre, imprese e famiglie, dobbiamo pensare, cercando di infondere fiducia, di spingere a investire, di tornare ad acquistare prodotti stando attenti ai prezzi e alla qualità, come giustamente chiedono le organizzazioni dei consumatori, ma anche con la consapevolezza che quando compriamo un prodotto italiano diamo impulso all'attività delle nostre imprese".

fonte: Adnkronos/Ign

Sì lo so mi sto mettendo contro una certa mentalità che spesso e volentieri preferisce dare soldi con le tasse - insconsapevolmente? - alle imprese italiane, non comprare quasi mai prodotti italiani e infine di conseguenza lamentarsi delle cose sbagliate col governo perché l'economia non decolla da sola. Ma nemmeno, secondo me, basta fare la spesuccia quotidiana per fare girare l'economia come in quella famosa pubblicità in televisione e poi portarla alla mamma vecchiaccia. Anche le nostre "grandi" spese devono essere prodotti italiani e parlo in primis delle automobili. Tanto per non comprare sempre le brutte copie straniere delle auto italiane (perché tali sono).

In tutto questo discorso rimane comunque giustificato a rimanere in controtendenza (rispetto al buon senso) chi si è sincerato di non meritarsi ciò che ha in Italia.

Spero solo che il prossimo governo riesca a capire ciò che ci manca. L'artigianato lo abbiamo, la scienza e la tecnologia le abbiamo, l'arte l'abbiamo, abbiamo tutto tranne... la ricerca. Certo che se avessimo pure quella e non fossimo così anti-noi-stessi, altro che America o Cina: qua avremmo il Paradiso.

31 Agosto 2005 - 13:08 - ossacolsale

Semantica della Presentazione

Posto adesso una riflessione che parte dal tema del Web Semantico e poi approda a nuovi spunti e ad un nuovo concetto: il Layer Semantico (o Semantica della Presentazione); la mente partoriente di questa idea è quella di Cristiano Longo e la discussione è tratta da un dibattito fatto in chat. Riporto anche i commenti dei presenti. Per approfondire il tema iniziale un'ottima pagina introduttiva si trova su websemantico.org.

Capitolo PRIMO

(Cristiano) «Allora io ora dico delle cose, potete tranquillamente ignorarmi; sono riflessioni di ieri notte. Ossa le puoi mettere nel tuo blog?»

(Ossacolsale) «Nel mio blog? Ok!»

(Cristiano) «Allora noi tutti sappiamo che esiste un livello "logico" (o semantico che dir si voglia) ed un livello di presentazione. Ma cosa è sto presentation layer? E' uno "strato" che si occupa di rendere fruibili le informazioni all'utente. Non so se sono chiaro.»

(risposta corale) «Sì, chiaro»

(Cristiano) «...ad esempio nel modello classico con lo schermo, il livello di presentazione stampa sullo schermo il contenuto (vedremo in seguito che non è del tutto vero). Tuttavia la fruizione può coinvolgere una interazione diretta con l'utente, l'utente scrolla la finestra, l'utente naviga usando il tasto tab e così via. Immaginiamo ad esempio un terminale con un minimo di intelligenza che, se premo invio mi passa alla riga successiva e se premo canc alla precedente. Scusate sto vaneggiando...»

(vari commenti) «No dai continua!» «Ieri notte ha mangiato la peperonata»

(Cristiano) «Ora, secondo me stiamo sbagliando tutto.» - sbigottimento generale - «..noi curiamo la presentazione dei nostri documenti con uno standard nebuloso che è CSS o con quello di Mozilla che non ricordo come si chiama. Secondo me per la natura stessa di questo livello dovremmo piuttosto dire che azioni deve fare l'interprete per rappresentare il documento. Segue la proposta. Il software che ci permette di fruire il documento attraverso una specifica periferica, il browser ad esempio...» - qua trancia il discorso in modo anomalo - «...ora ogni periferica può eseguire un insieme finito di azioni. Il nuovo presentation layer, che immagino dovrebbe permettere di ricostruire le azioni che deve eseguire la periferica per visitare un determinato documento se l'utente da certi input...» - altro anomalo trancio - «non mi è ancora molto chiaro cmq»

(Domiwar) «Interessante...»

(Cristiano) «Diventa interessante se poi si possono dedurre automaticamente delle cose. Riflettete.»

In conclusione della prima discussione ha posto un'ultima questione che esula un po' dal discorso ma è comunque interessante.

(Cristiano) «Dati due oggetti in quali condizioni siamo sicuri che non si sovrappongono anche cambiando le dimensioni della finestra del browser

Noi siamo giunti alla conclusione che questi oggetti bisogna costringerli a fluttuare. Aggressivi!

Capitolo SECONDO

(Cristiano) «Avete presente un automa a stati

(varie voci) «Sì» «No» «Boh»

(Cristiano) «Macchine di Touring? Cmq... macchine automatiche.» - a proposito di questi riferimenti dare un'occhiata a ASM - «Chiamiamo il nostro nuovo ipotetico standard, che ne so, Macchinoso; quindi io pensavo di rappresentare l'interprete come una macchina a stati. Questa macchina ha uno stato interno composto da alcune variabili; se avviene un evento la macchina fa delle cose in base all'evento e allo stato delle sue variabili. Per evento si intende un input, per tentare di esemplificare. Supponiamo che usiamo il nostro terminalino che stampa una riga per volta e riceve un carattere per volta in input. Supponiamo che c'e' un documento con due elementi: <titolo>Riflessioni</titolo> <paragrafo>cose dei pazzi</paragrafo>. Ora dovrei disegnare l'automa... va be' provo a parole. "E" è una variabile dell'automa che rappresenta lo stato interno. "Stato 1" (iniziale): carica in "E" il prossimo elemento del documento; "stato 2": stampa il testo di "E" indentato di 5 caratteri; "stato 3": stampa testo di "E" senza indentazione.»

(Ossacolsale) «Benomale i software che leggono i contenutiweb non funzionano così?»

(Cristiano) «Esattamente! O per meglio dire... non lo so»

(Ossacolsale) «E vorresti scoprirlo a che pro?»

(Cristiano) «Per due motivi: innanzitutto per rendere più deterministico il rendering dato che ogni browser interpreta CSS a modo suo. Il secondo è più interessante. Se prendi un automa di questo tipo, un documento e una sequenza di azioni, puoi scrivere una "storia" di come il documento è stato fruito, ad esempio nel caso precedente se l'utente va due volte avanti, isolando solo le istruzioni di output, la storia viene: 1) Traccia "Riflessioni" indentato di 5, 2) Traccia "cose da pazzi" senza indentazione. Allora si potrebbero forse verificare alcune proprietà sui documenti, ad esempio il contrasto dei colori, o se ci sono elementi che si sovrappongono. Mah, chi lo sa...»

(Ossacolsale) «Ma come, non lo sai?»

(Cristiano) «No che non lo so. Il terminale stupido è un conto, con lo schermo diventa più complesso.»

(Ossacolsale) «Come fai ad analizzare sovrapposizioni di elementi oppure contrasto di colori?»

(Cristiano) «Innanzitutto bisogna definire gli output di sto tipo di automa. Semplifichiamo il problema, immaginiamo che oggi css ci permetta di definire solo rettangoli e testo senza immagini e linee. Immaginiamo inoltre che non esistano le scrollbar...»

(Ossacolsale) «Ma il tuo Macchinoso riguarda il web semantico

(Cristiano) «Non proprio, qua si tratta di Semantica della Presentazione»

(Ossacolsale) «Ma la stai inventando tu questa cosa?»

(Cristiano) «Sì infatti secondo me è una m*****ata»

(Ossacolsale) «Cmq prosegui che si fa interessante»

(Cristiano) «Dicevo allora, rozzamente possiamo dire che le primitive di output sono tracciaRettagnolo(x,y,h,w,color) e tracciaTesto(text,x,y,font,font-size), boh, dipende dal livello di granularità, mentre in input abbiamo solo resize(h,w). Arrivo al nocciolo, ma probabilmente questo inficierà la chiarezza del discorso. Dato un "Automa Semantico ", un documento e una serie di eventi possiamo facilmente determinare se alla fine due rette si sovrappongono o durante l'esecuzione. Possiamo però con un ragionamento "umano" determinare anche proprietà generali»

(Ossacolsale) «Umano quindi va fuori dall'automa?»

(Cristiano) «E' un ragionamento sull'automa, ma che non deriva da un algoritmo; banalmente possiamo dire che in un documento con un solo elemento non ci sono sovrapposizioni. Mhm il mio cervello giunge al limite in questo momento...»

Sperando che Cristiano non si sia fuso del tutto, attendiamo sviluppi e commenti.

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